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Quali sono le modalità di ammissione al corso di laurea in Gastronomia, Ospitalità e Territori?

  • Immagine del redattore: Unipegaso Roma
    Unipegaso Roma
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

L’ammissione al corso di laurea in Gastronomia, Ospitalità e Territori è un passaggio fondamentale, accuratamente regolato e strutturato per garantire che ogni studente sia adeguatamente preparato ad affrontare un percorso universitario complesso, articolato, multidisciplinare e professionalizzante. Le modalità di accesso al corso sono pensate per favorire l’inclusione, ma anche per assicurare che gli iscritti possiedano le conoscenze di base indispensabili per affrontare con consapevolezza e competenza gli insegnamenti previsti nel piano di studi. L’accesso non è quindi solo una formalità burocratica, ma rappresenta il primo momento significativo di orientamento e selezione, un momento in cui lo studente comincia a confrontarsi con i contenuti, le competenze e le responsabilità del mondo accademico.


Ma quindi quali sono le modalità di ammissione al corso di laurea in Gastronomia, Ospitalità e Territori?

Per essere ammessi al corso di laurea triennale in Gastronomia, Ospitalità e Territori è richiesto, innanzitutto, il possesso del diploma di scuola secondaria superiore, un requisito di base che rappresenta la condizione necessaria per l’accesso a qualsiasi percorso universitario. Tuttavia, accanto a questo titolo, è necessario dimostrare di possedere anche una preparazione iniziale adeguata, una preparazione che riguarda specificamente alcune aree fondamentali del sapere. In particolare, il corso richiede che lo studente abbia conoscenze di base in logica, espressione scritta e verbale, chimica e biologia. Queste discipline costituiscono il nucleo su cui si innesta tutta la formazione successiva, perché la gastronomia moderna, la gestione dell’ospitalità e lo studio del territorio non possono prescindere da solide basi scientifiche e comunicative. Il sapere gastronomico, per essere pienamente compreso e valorizzato, deve essere affrontato anche attraverso l’analisi razionale, la capacità di argomentare, la conoscenza dei processi biologici e chimici che regolano la trasformazione degli alimenti, la comprensione del linguaggio e delle strutture logiche.



Inoltre, per affrontare al meglio un corso di laurea come Gastronomia, Ospitalità e Territori, lo studente deve possedere anche una conoscenza di base della lingua inglese, almeno a livello B1, secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. La conoscenza dell’inglese è oggi uno strumento imprescindibile, non solo per accedere a fonti internazionali e pubblicazioni accademiche, ma anche per costruire un profilo professionale spendibile in un contesto lavorativo globale. Il mondo dell’enogastronomia e del turismo è infatti sempre più interconnesso e richiede figure in grado di dialogare con pubblici internazionali, partecipare a fiere e congressi, collaborare con aziende estere, accedere a opportunità professionali oltre i confini nazionali. Per questo motivo, la lingua inglese non è più considerata un accessorio, ma una competenza di base, esattamente al pari della logica, della chimica e della biologia.


La verifica della preparazione iniziale non avviene in modo casuale, ma è regolata da un test di ammissione, una prova specifica organizzata dall’ateneo e somministrata attraverso la piattaforma e-learning dell’Università Telematica Universitas Mercatorum. Il test consiste in 30 domande a risposta multipla, suddivise in base alle aree tematiche sopra indicate. Ogni risposta corretta vale un punto, mentre le risposte errate o non date non comportano penalità e ricevono punteggio zero. Il punteggio massimo è dunque pari a 30, e la soglia per considerare il test superato è 15 punti su 30. Il sistema di valutazione è immediato e automatico, il che significa che lo studente, al termine della prova, conosce subito il proprio risultato e può sapere se ha raggiunto il livello richiesto per essere ammesso senza limitazioni.


Nel caso in cui il test non venga superato, lo studente non viene escluso dal percorso formativo. Al contrario, viene accompagnato in un processo di recupero personalizzato, attraverso l’assegnazione di un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA). L’OFA rappresenta una misura didattica pensata per sostenere lo studente, non per penalizzarlo. Gli studenti che ricevono un OFA sono tenuti a frequentare un Corso Zero, un percorso formativo integrativo, mirato proprio a colmare le lacune evidenziate nel test di ammissione. Il Corso Zero è uno strumento importante, che consente di rafforzare le proprie competenze di base, di recuperare in modo guidato i contenuti mancanti e di prepararsi adeguatamente per affrontare gli insegnamenti universitari con maggiore sicurezza. Al termine del Corso Zero, lo studente dovrà ripetere il test per dimostrare di aver acquisito le competenze richieste.

ammissione laurea in Gastronomia

Questa struttura, che prevede un test di ammissione iniziale, la possibilità di iscriversi anche in caso di esito negativo e l’attivazione di percorsi di recupero, riflette una visione moderna e inclusiva della didattica. L’università non punta a selezionare gli studenti con criteri rigidi o escludenti, ma a valutarne il potenziale e a fornire strumenti concreti per lo sviluppo personale e accademico. Il sistema di ammissione è dunque progettato non solo per testare, ma anche per accompagnare, per formare, per dare fiducia agli studenti e per costruire una base solida su cui far crescere conoscenze più specialistiche, più complesse, più articolate.


L’ammissione al corso di laurea in Gastronomia, Ospitalità e Territori diventa così il primo vero passo verso una formazione che non si limita a trasmettere nozioni, ma che costruisce competenze, valorizza esperienze, sostiene il talento individuale. È un modello di accesso che tiene conto delle diversità, che riconosce i diversi punti di partenza degli studenti e che mette a disposizione strumenti flessibili ed efficaci per portarli tutti a un livello adeguato di preparazione. Si tratta, in altre parole, di un sistema pensato per valorizzare le potenzialità di ciascuno, per offrire a tutti le stesse opportunità di successo, per trasformare un ostacolo iniziale in un’occasione di crescita. È un modello in cui l’ammissione non è solo un atto amministrativo, ma l’inizio di un percorso personale, accademico e professionale costruito con responsabilità, attenzione e cura.

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