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Chi è laureato in Informatica per le Aziende Digitali può fare il Data Analyst?

  • Immagine del redattore: Unipegaso Roma
    Unipegaso Roma
  • 26 mag
  • Tempo di lettura: 5 min

La laurea in Informatica per le Aziende Digitali rappresenta oggi uno dei percorsi accademici più versatili e adatti ad affrontare le sfide del mondo digitale, soprattutto in ambiti sempre più strategici come quello della data analysis. Un laureato in Informatica per le Aziende Digitali possiede una preparazione tecnica solida, ampia e moderna, che gli permette di operare in molteplici ruoli nel settore dell’informatica applicata al mondo aziendale. Tra questi ruoli, quello del Data Analyst emerge come una delle opportunità professionali più rilevanti, richieste e promettenti.


Ma quindi, ci si può chiedere: un laureato in Informatica per le Aziende Digitali può diventare un Data Analyst?

La risposta è sì, e non solo può diventarlo, ma ha tutte le carte in regola per eccellere in questo campo, a patto che affianchi alla solida base teorica acquisita durante il percorso universitario un costante allenamento pratico, una buona dose di curiosità e un impegno continuo nell’aggiornamento delle proprie competenze.


Durante il corso di laurea in Informatica per le Aziende Digitali, gli studenti ricevono una formazione tecnica che copre in modo approfondito diversi ambiti fondamentali per chi vuole lavorare come data analyst. In particolare, vengono affrontati temi come la programmazione, la gestione dei database, la statistica, l’analisi dei dati e le tecniche di modellazione e interrogazione dei dati. Queste discipline rappresentano le fondamenta stesse della professione del data analyst, che richiede la capacità di raccogliere dati, pulirli, organizzarli, elaborarli, analizzarli, interpretarli e comunicarli in modo efficace.

Data Analyst

Chi è laureato in questo ambito, ad esempio, ha spesso già dimestichezza con linguaggi di programmazione fondamentali per l’analisi dei dati, come Python, SQL e R. Python è oggi considerato uno degli strumenti più importanti e diffusi nel settore data, grazie alla sua semplicità, alla potenza delle sue librerie (come pandas, NumPy, matplotlib, seaborn, scikit-learn) e alla sua capacità di adattarsi a ogni fase del processo di analisi. SQL, d’altra parte, è essenziale per interrogare e gestire database relazionali, una competenza senza la quale è difficile operare in ambienti aziendali dove i dati sono spesso custoditi in sistemi complessi. Anche R è molto utilizzato, in particolare nell’ambito statistico e accademico, offrendo strumenti avanzati per la modellazione e la visualizzazione.


La gestione dei database è un’altra area in cui il laureato in Informatica per le Aziende Digitali ha una preparazione completa. Essere in grado di estrarre dati da un database, comprenderne la struttura, manipolarli in modo efficiente e sicuro, rappresenta un elemento chiave nella routine quotidiana di un data analyst. I dati, infatti, non sono quasi mai già pronti per l’analisi: devono essere filtrati, aggregati, trasformati, normalizzati, e tutto questo avviene grazie a competenze tecniche ben radicate, che il corso universitario contribuisce a sviluppare fin dai primi anni.


Un aspetto cruciale del lavoro del Data Analyst riguarda la statistica, e qui la laurea in Informatica per le Aziende Digitali offre una base molto interessante. Sebbene non sia un corso di laurea specificamente statistico, include comunque insegnamenti di statistica, probabilità, analisi quantitativa, inferenza e modellazione dei dati. Questo tipo di preparazione permette al futuro analista di comprendere i dati in profondità, identificare tendenze, riconoscere pattern ricorrenti, evidenziare anomalie e trarre conclusioni scientificamente valide. La capacità di calcolare medie, varianze, correlazioni, costruire modelli predittivi e prendere decisioni basate sull’evidenza numerica è oggi essenziale per chiunque lavori nel campo della data science o dell’analisi aziendale.


Un altro ambito fondamentale per chi aspira a lavorare come data analyst è la visualizzazione dei dati. Anche se il corso di laurea in Informatica per le Aziende Digitali non è necessariamente focalizzato in modo esclusivo su questo aspetto, fornisce comunque le basi concettuali e tecniche per imparare a creare rappresentazioni grafiche efficaci. Grazie alla conoscenza di librerie Python come matplotlib, seaborn, plotly, nonché alla familiarità con strumenti come Power BI, Tableau o Google Data Studio, il laureato ha tutti i mezzi per apprendere velocemente le tecniche di data visualization. La capacità di rendere i dati comprensibili attraverso grafici, tabelle, cruscotti interattivi è uno degli elementi più richiesti dai datori di lavoro, poiché consente di comunicare i risultati dell’analisi anche a interlocutori non tecnici, come manager, stakeholder o clienti.



In aggiunta a tutto ciò, il laureato in Informatica per le Aziende Digitali ha anche una marcia in più quando si parla di machine learning e intelligenza artificiale, due settori che stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nella data analysis. Anche se non si tratta dell’attività principale del data analyst, la conoscenza delle basi del machine learning può permettere di andare oltre la semplice analisi descrittiva, per implementare modelli predittivi, classificatori, sistemi di raccomandazione e strumenti di automazione. Il laureato in Informatica, avendo affrontato corsi teorici e pratici su algoritmi, logica computazionale e strutture dati, è in grado di comprendere i concetti alla base di questi strumenti avanzati e, se necessario, iniziare un percorso di specializzazione in data science o machine learning.


Un’altra competenza chiave per il Data Analyst, spesso trascurata ma altrettanto importante, è la capacità di comunicare efficacemente. Non basta saper elaborare i dati: bisogna anche saper raccontare ciò che quei dati significano, e farlo in modo chiaro, sintetico, accessibile. Il laureato in Informatica per le Aziende Digitali, pur essendo formato in un ambito tecnico, ha spesso sviluppato anche competenze trasversali in ambito aziendale e gestionale, che lo aiutano a tradurre dati e numeri in insight utili per prendere decisioni strategiche. In alcuni casi, sarà necessario migliorare ulteriormente le proprie abilità comunicative, soprattutto per interfacciarsi con team non tecnici, ma la base culturale acquisita è comunque più che adeguata per sostenere questo tipo di sforzo.


In conclusione, possiamo affermare con assoluta chiarezza che un laureato in Informatica per le Aziende Digitali è perfettamente in grado di intraprendere la carriera di Data Analyst. La preparazione tecnica, solida e multidisciplinare, che include programmazione, gestione dati, database, statistica, strumenti digitali e logica computazionale, si adatta perfettamente alle esigenze pratiche della professione. Per essere pienamente competitivi, può essere utile affinare alcune competenze specifiche, come l’uso avanzato di tool di data visualization o le tecniche di apprendimento automatico, ma il punto di partenza è più che valido. Chi ha una laurea in Informatica per le Aziende Digitali ha tutti gli strumenti per diventare un ottimo data analyst, e se affianca allo studio teorico esperienza pratica, curiosità e spirito di aggiornamento, può costruire una carriera solida, ben retribuita e in continua evoluzione in un settore tra i più richiesti del presente e del futuro.

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