In cosa consiste la prova finale del corso di laurea in Statistica e Big Data?
- Unipegaso Roma
- 29 mag
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La prova finale del corso di laurea in Statistica e Big Data rappresenta un momento cruciale, significativo e altamente simbolico nel percorso universitario dello studente. È l’atto conclusivo di un cammino formativo triennale che ha portato lo studente a maturare competenze trasversali, solide conoscenze teoriche e capacità operative applicabili in contesti reali. Ma la prova finale non è solo un requisito formale per il conseguimento del titolo di studio: è un momento di riflessione, di sintesi, di valutazione e di responsabilità. È l’occasione in cui lo studente è chiamato a dimostrare di saper applicare ciò che ha imparato nel corso degli anni, di saper rielaborare criticamente i contenuti, di saper proporre soluzioni, analisi, osservazioni, progetti. È, a tutti gli effetti, un banco di prova per il futuro professionale e un primo passo verso il mondo del lavoro o verso percorsi di formazione più avanzata.
Ma quindi in cosa consiste la prova finale del corso di laurea in Statistica e Big Data?
Nel corso di laurea in Statistica e Big Data, la prova finale consiste nella redazione di un elaborato scritto. Questo elaborato è un lavoro individuale, che riflette le competenze acquisite dallo studente nell’ambito della statistica, dell’informatica, dell’analisi dei dati, della modellazione matematica e dei contesti applicativi aziendali ed economici. È un’attività autonoma, ma seguita da un docente relatore che affianca lo studente nella scelta dell’argomento, nell’impostazione del lavoro, nella revisione dei contenuti e nella stesura finale. La relazione con il relatore è parte integrante dell’esperienza formativa della prova finale, perché guida lo studente nel metodo, nella coerenza scientifica e nella qualità dell’esposizione.

L’elaborato scritto può assumere varie forme, adattandosi agli interessi dello studente e al taglio che si vuole dare al lavoro conclusivo. Può trattarsi, ad esempio, di una ricerca teorica, di una sintesi di letteratura scientifica, di un’analisi applicata su casi reali, di un progetto di start-up, oppure di un’indagine condotta su dati concreti raccolti durante un tirocinio o una collaborazione con enti esterni. L’importante è che l’argomento rientri tra le discipline del piano di studi dello studente e che sia stato oggetto di esame, ovvero che lo studente abbia già dimostrato di possedere competenze di base in quell’ambito.
La prova finale viene presentata attraverso la piattaforma e-learning dell’Ateneo e deve rispettare alcune regole formali: l’elaborato deve essere redatto in un formato testuale che può variare da un minimo di 20 fino a 40 cartelle, a cui si aggiunge una sinossi, ovvero un riassunto esteso del lavoro svolto, che deve avere una lunghezza compresa tra 3 e 5 cartelle, pari a circa 6000–10000 caratteri. La sinossi deve fornire una panoramica chiara, sintetica e coerente dei contenuti, degli obiettivi e dei risultati raggiunti, ed è parte integrante della valutazione finale. Il file dell’elaborato e il file della sinossi devono essere accompagnati da un frontespizio che riporti tutte le informazioni necessarie: il nome dell’università, la facoltà di appartenenza, il corso di laurea in Statistica e Big Data, il titolo dell’elaborato, il nome del relatore, il nome dello studente, il numero di matricola. Questi dettagli formali sono essenziali, perché contribuiscono alla presentazione ordinata e professionale del lavoro.
A differenza di altri corsi di laurea, nel percorso triennale in Statistica e Big Data non è prevista la discussione orale dell’elaborato finale davanti alla Commissione. La valutazione si basa quindi sull’elaborato scritto stesso, approvato dal docente relatore e poi esaminato da una Commissione di laurea appositamente nominata. La Commissione si riunisce in seduta pubblica e procede alla proclamazione ufficiale del laureato. La valutazione dell’elaborato tiene conto della qualità dell’analisi, della profondità dell’approfondimento, della capacità argomentativa dello studente, della chiarezza espositiva e della coerenza metodologica. Il relatore fornisce alla Commissione un giudizio motivato sull’elaborato e propone un punteggio aggiuntivo, fino a un massimo di 5 punti, che si somma alla media ponderata degli esami.
Il voto di laurea è espresso in centodecimi. Alla media degli esami sostenuti, trasformata in centodecimi e arrotondata all’intero più vicino, si aggiungono il punteggio della prova finale, eventuali bonus per studenti che si laureano in corso, per chi ha partecipato a programmi internazionali come Erasmus, e per coloro che hanno ottenuto più lodi durante il percorso. La lode può essere assegnata solo all’unanimità dalla Commissione, e solo se lo studente presenta una media finale di almeno 105 su 110 e un elaborato ritenuto di particolare pregio scientifico o metodologico.
Per poter accedere alla prova finale, lo studente deve aver completato tutti gli esami del piano di studi, compresi quelli a scelta, e deve presentare la richiesta di assegnazione dell’argomento almeno 90 giorni prima della sessione di laurea. Il caricamento dell’elaborato sulla piattaforma deve avvenire entro 45 giorni dalla seduta prevista, mentre il superamento di tutti gli esami deve risultare completato almeno 30 giorni prima. L’intero iter deve rispettare rigorosamente le scadenze, perché la gestione della prova finale è parte integrante del percorso accademico, e serve anche a responsabilizzare lo studente nella pianificazione e nella gestione del proprio tempo.
In conclusione, la prova finale del corso di laurea in Statistica e Big Data è un esercizio di autonomia, di metodo, di sintesi e di professionalità. È il momento in cui lo studente dimostra di aver acquisito le competenze statistiche, informatiche, matematiche ed economiche necessarie per affrontare problemi reali, interpretare dati complessi, formulare ipotesi e presentare risultati in modo coerente e scientificamente fondato. È un’opportunità per fare emergere la propria capacità critica, la propria originalità, la propria preparazione. È l’occasione per chiudere il percorso universitario con un lavoro che rappresenti ciò che si è imparato, ma anche ciò che si è diventati grazie a quel percorso. E proprio per questo motivo, la prova finale non è solo una formalità, ma un momento di crescita personale e professionale che prepara lo studente a entrare nel mondo del lavoro o a proseguire gli studi con una maggiore consapevolezza e una solida base di competenze.
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