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Di cosa si occupa un HSE Manager?

  • Immagine del redattore: Unipegaso Roma
    Unipegaso Roma
  • 18 set
  • Tempo di lettura: 5 min

Tempo di lettura: 9 minuti


La figura dell’HSE Manager è diventata negli ultimi anni una delle più ricercate e, al tempo stesso, una delle meno comprese al di fuori degli ambienti specialistici. Chi non lavora già in contesti aziendali complessi spesso si chiede: di cosa si occupa esattamente un HSE Manager? È davvero così fondamentale? E, soprattutto, quali opportunità professionali può offrire a chi decide di intraprendere questo percorso?

Il compito di questo articolo è proprio quello di rispondere a queste domande.


Lo faremo in modo approfondito ma chiaro, con l’obiettivo di informare chi si affaccia al mondo della formazione universitaria o post-universitaria e vuole capire se questa professione può rappresentare un futuro interessante. Allo stesso tempo, ti mostrerò perché le aziende di oggi hanno bisogno di un HSE Manager e come questa figura sia diventata centrale non solo per la sicurezza, ma anche per la sostenibilità e la reputazione di un’organizzazione.

 

Ma quindi di cosa si occupa un HSE Manager?

Per comprendere a fondo di cosa si occupa un HSE Manager, è utile partire dall’acronimo stesso. HSE significa Health, Safety & Environment: salute, sicurezza e ambiente. Sono tre aree che, un tempo, venivano spesso trattate separatamente. Esistevano i responsabili della sicurezza, i consulenti ambientali, i medici competenti. Oggi, invece, la complessità normativa e organizzativa ha reso necessario un approccio integrato, capace di mettere in relazione questi aspetti all’interno di un’unica strategia.

Ecco perché l’HSE Manager è molto più di un tecnico della sicurezza: è un professionista che unisce competenze scientifiche, gestionali e comunicative. Ha il compito di assicurare che l’azienda non solo rispetti le leggi vigenti, ma anche che adotti una cultura della prevenzione, del benessere e della sostenibilità. In altre parole, rappresenta un punto di equilibrio tra la tutela delle persone, la protezione dell’ambiente e la continuità operativa del business.

 








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Le responsabilità quotidiane di un HSE Manager

Chi immagina l’HSE Manager come una figura relegata a compilare documenti o a fare controlli in fabbrica si sbaglia. Certo, c’è anche questo aspetto, ma il suo lavoro è molto più ampio e variegato. Un HSE Manager deve analizzare i rischi presenti in azienda, sviluppare politiche di prevenzione, coordinare programmi di formazione per i dipendenti e vigilare affinché le procedure vengano rispettate.

Non si tratta, però, solo di “applicare regole”: un bravo HSE Manager riesce a trasformare la sicurezza e la sostenibilità in un valore aggiunto per l’impresa. Ad esempio, una gestione efficiente dei rifiuti o un piano di riduzione delle emissioni non solo evitano sanzioni, ma migliorano l’immagine dell’azienda e la rendono più competitiva. Allo stesso modo, un ambiente di lavoro sicuro riduce i costi legati agli infortuni e aumenta la produttività, perché i dipendenti si sentono tutelati e motivati.

Ogni giornata lavorativa di un HSE Manager può includere attività molto diverse: una riunione con il top management per presentare un nuovo piano di sicurezza, un sopralluogo in reparto per verificare l’applicazione delle procedure, una sessione di formazione con i lavoratori, oppure la raccolta e l’analisi dei dati ambientali per redigere report destinati alle autorità.

 

Competenze e qualità richieste

Arriviamo a un punto cruciale: che cosa deve saper fare un HSE Manager per svolgere bene il suo lavoro? La risposta non è semplice, perché le competenze richieste sono molteplici e spaziano da quelle tecniche a quelle trasversali.

Sul piano tecnico, l’HSE Manager deve conoscere in profondità la normativa in materia di sicurezza sul lavoro, salute dei lavoratori e tutela ambientale, a livello nazionale e internazionale. Deve saper applicare standard e certificazioni come la ISO 45001 per la sicurezza e la ISO 14001 per la gestione ambientale. Inoltre, sempre più spesso è richiesta familiarità con strumenti digitali che consentono di monitorare i processi e raccogliere dati in tempo reale.

Ma non basta. Un HSE Manager deve avere anche forti doti comunicative: saper parlare con i dirigenti in termini di strategia e investimenti, ma anche con i lavoratori in termini chiari e pratici. Deve possedere leadership, perché spesso coordina team multidisciplinari. E deve avere capacità di problem solving, visto che le situazioni impreviste – come un infortunio o un’emergenza ambientale – possono presentarsi da un momento all’altro.

 

HSE Manager

Perché le aziende investono in HSE Management

La figura dell’HSE Manager non è nata per caso: è il risultato di una trasformazione sociale ed economica che ha reso la sicurezza e la sostenibilità temi centrali. Le aziende si trovano oggi sotto una duplice pressione: da un lato le normative, sempre più severe, dall’altro l’opinione pubblica e i consumatori, che chiedono comportamenti responsabili.

Non rispettare le regole significa rischiare multe salate e danni d’immagine, ma non è solo questo il punto. Investire in politiche HSE significa ridurre i costi legati a incidenti, malattie professionali, sprechi energetici. Significa, in altre parole, fare efficienza. E significa anche accedere a nuove opportunità di mercato: sempre più spesso, i clienti chiedono certificazioni e standard elevati prima di affidare un contratto a un fornitore.

Ecco perché l’HSE Manager non è un semplice “controllore”, ma un vero e proprio alleato del business.

 

Il percorso per diventare HSE Manager

Molti studenti e giovani professionisti si chiedono come si possa intraprendere questa carriera. Generalmente, il punto di partenza è una laurea in discipline come Ingegneria, Scienze ambientali, Chimica o altre aree tecnico-scientifiche. Tuttavia, non è raro che vi arrivino anche laureati in Economia o Giurisprudenza, purché abbiano poi approfondito gli aspetti legati alla sicurezza e all’ambiente.

Il passo successivo è la specializzazione. Oggi esistono master universitari e corsi professionalizzanti dedicati all’HSE Management, spesso disponibili anche in modalità digitale. Questi percorsi consentono di acquisire competenze pratiche, aggiornate alle normative più recenti, e di costruire un profilo competitivo. A completare la preparazione ci sono poi le certificazioni internazionali, come NEBOSH o IOSH, che rappresentano un vero valore aggiunto nel curriculum.

 

Opportunità di carriera

Le prospettive lavorative per un HSE Manager sono molto ampie. Questa figura è richiesta in aziende manifatturiere, nel settore energetico, nella cantieristica, nella logistica, ma anche in enti pubblici e società di consulenza. Più l’azienda è grande e complessa, maggiore è la necessità di un HSE Manager.

Con l’esperienza, è possibile crescere verso posizioni di maggiore responsabilità, come quella di HSE Director, oppure spostarsi su ruoli legati alla sostenibilità aziendale, oggi tra i più strategici in assoluto. Non mancano le possibilità di carriera internazionale, dato che gli standard di sicurezza e ambiente sono condivisi in molti Paesi.

 






Domande frequenti


Qual è la differenza tra HSE Manager e RSPP?

L’RSPP si concentra sulla sicurezza dei lavoratori, mentre l’HSE Manager ha un approccio più ampio che include salute, sicurezza e ambiente, con una prospettiva strategica.


Quanto guadagna un HSE Manager?

La retribuzione varia in base all’esperienza e al settore. In Italia parte mediamente da 35.000 euro lordi annui per i profili junior e può superare i 70.000 per i professionisti senior o inseriti in grandi multinazionali.


È una carriera adatta a tutti?

Non necessariamente: richiede interesse per la normativa, capacità organizzative e spirito di responsabilità. Chi ama coniugare aspetti tecnici con la gestione delle persone troverà in questa carriera grandi soddisfazioni.


Serve una formazione continua?

Sì, assolutamente. Le leggi cambiano spesso, così come le tecnologie e gli standard. Per questo l’HSE Manager deve aggiornarsi costantemente.

 


Conclusione


Rispondere alla domanda “Di cosa si occupa un HSE Manager?” significa descrivere una professione complessa, sfaccettata e sempre più indispensabile. Non si tratta solo di rispettare obblighi legali: il vero HSE Manager diventa un promotore di cultura aziendale, un innovatore capace di trasformare sicurezza e sostenibilità in valore competitivo.


Per chi desidera intraprendere una carriera solida, con ampie prospettive di crescita e un impatto reale sulla vita delle persone e sull’ambiente, questa è una scelta di grande attualità. I percorsi formativi oggi disponibili, anche in modalità digitale, rappresentano un ponte concreto tra la teoria e il mondo del lavoro.

Diventare HSE Manager significa, in definitiva, costruire il proprio futuro in un settore in continua evoluzione, dove competenza, responsabilità e visione strategica fanno davvero la differenza.

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