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Cosa fare con la laurea in Statistica e Big Data?

  • Immagine del redattore: Unipegaso Roma
    Unipegaso Roma
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Una laurea in Statistica e Big Data rappresenta oggi una delle scelte più strategiche e lungimiranti per chi desidera costruire un futuro professionale solido, dinamico e al passo con le trasformazioni del mondo contemporaneo. In un’epoca in cui tutto è dati — dai comportamenti degli utenti online alle dinamiche economiche globali, dai flussi sanitari alle preferenze di consumo, dai cambiamenti climatici ai sistemi di mobilità urbana — la figura dello statistico esperto in big data è diventata centrale, richiesta e apprezzata in praticamente ogni settore della società.


Ma quindi cosa fare con una laurea in Statistica e Big Data?

Il percorso di studi in Statistica e Big Data non è soltanto una formazione accademica, ma un’autentica scuola di pensiero analitico. Studiare statistica e big data significa apprendere come si raccolgono, organizzano, interpretano e visualizzano grandi quantità di dati, ma anche come si formulano ipotesi, si costruiscono modelli predittivi, si individuano pattern nascosti e si supportano decisioni strategiche attraverso l’evidenza empirica. Significa imparare ad affrontare l’incertezza, a comprendere la variabilità, a descrivere la realtà in modo accurato e rigoroso, e ad anticiparne l’evoluzione futura.


Durante il corso di studi, lo studente acquisisce competenze tecniche fondamentali, come la statistica descrittiva, la statistica inferenziale, la modellistica multivariata, l’analisi delle serie temporali, il data mining, il machine learning e l’intelligenza artificiale applicata all’analisi dei dati. A queste si affiancano abilità pratiche di programmazione e gestione dei dati, con l’utilizzo di software e linguaggi largamente diffusi nel mondo professionale, come R, Python, SQL, SAS e strumenti di data visualization come Tableau o Power BI. Il laureato in Statistica e Big Data diventa così un professionista capace non solo di lavorare sui numeri, ma di dare un significato ai dati, di raccontarli e di trasformarli in soluzioni concrete.

big data

E cosa si può fare, quindi, con una laurea in Statistica e Big Data? Le possibilità sono tantissime e sempre in crescita. Si può lavorare in azienda, in ambiti molto diversi tra loro: nel settore bancario, per analizzare il rischio di credito; in quello assicurativo, per costruire modelli attuariali; nel marketing, per studiare i comportamenti dei consumatori e personalizzare le strategie di vendita; nella logistica, per ottimizzare i percorsi di distribuzione; nella sanità, per valutare l’efficacia di trattamenti e prevenire epidemie; nel mondo digitale, per sviluppare algoritmi di raccomandazione o modelli predittivi. In tutti questi contesti, il laureato in Statistica e Big Data è una figura chiave, perché sa leggere i dati e usarli per generare valore.


Ma la statistica e i big data trovano applicazione anche nel settore pubblico. Chi possiede una laurea in Statistica e Big Data può contribuire alla pianificazione e valutazione delle politiche pubbliche, al monitoraggio dei fenomeni sociali ed economici, all’elaborazione delle statistiche ufficiali, alla progettazione di servizi più efficienti per i cittadini. Può lavorare presso enti come l’ISTAT, le ASL, le università, i comuni, le regioni, le agenzie internazionali, svolgendo un ruolo fondamentale nel rendere l’azione pubblica più informata, più equa e più efficace.


Non va dimenticato che questa laurea apre anche le porte alla carriera accademica e alla ricerca scientifica. Chi desidera approfondire ulteriormente i propri studi può proseguire con master di secondo livello o con un dottorato di ricerca, entrando in contatto con centri di ricerca pubblici e privati, progetti internazionali, reti di innovazione scientifica. Le università e gli istituti di ricerca hanno un crescente bisogno di figure capaci di lavorare con i dati in modo critico e metodologicamente avanzato, per affrontare problemi complessi e multidisciplinari.


Tra le figure professionali più frequentemente associate alla laurea in Statistica e Big Data troviamo il data analyst, il data scientist, il business intelligence analyst, il data engineer, lo statistico aziendale, il consulente in data analytics, il data strategist. Tutti questi ruoli hanno in comune la capacità di trasformare i dati in conoscenza e di rendere le organizzazioni capaci di agire in modo più razionale, tempestivo e consapevole. Si tratta di professioni altamente richieste, ben retribuite e con prospettive di crescita molto positive.


Inoltre, i laureati in Statistica e Big Data non solo trovano lavoro con relativa facilità, ma spesso possono scegliere tra più proposte, sia in Italia che all’estero. Il profilo è infatti estremamente internazionale: le competenze statistiche e digitali acquisite sono facilmente trasferibili e riconosciute ovunque, e la padronanza dell’inglese tecnico — normalmente parte integrante del percorso — favorisce ulteriormente la mobilità e la carriera in contesti globalizzati.



Il grande vantaggio della laurea in Statistica e Big Data sta proprio nella sua versatilità. È una formazione che apre strade diverse: dalla consulenza alla pubblica amministrazione, dal settore sanitario a quello finanziario, dall’industria tecnologica alla ricerca scientifica. Chi la consegue può lavorare per grandi multinazionali, per startup innovative, per enti pubblici o organizzazioni no profit. Può scegliere di approfondire l’aspetto più teorico e metodologico della disciplina, oppure puntare sull’applicazione pratica e sul lavoro di team. Può dedicarsi all’analisi dei dati clinici, al monitoraggio ambientale, alla customer analytics, alla cybersecurity, alla valutazione dei servizi educativi o alle previsioni di mercato.


È importante anche sottolineare il ruolo sociale di questa professione. Analizzare i dati non è un’attività neutra: significa contribuire alla costruzione di una società più trasparente, più giusta, più sostenibile. Chi lavora con i dati ha una grande responsabilità, ma anche una grande opportunità: quella di migliorare il mondo attraverso l’evidenza. La laurea in Statistica e Big Data permette di essere protagonisti di questa trasformazione.


In sintesi, cosa si può fare con una laurea in Statistica e Big Data? Si può costruire una carriera solida, soddisfacente e proiettata nel futuro. Si può lavorare in settori diversi, in ruoli stimolanti, con prospettive di crescita continua. Si può contribuire all’innovazione, alla ricerca, alla pianificazione strategica. Si può agire sul mondo reale, con strumenti scientifici e una visione critica. Si può, infine, fare la differenza. Perché oggi più che mai, chi sa leggere i dati, sa leggere il presente e scrivere il futuro.

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